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MOROSO 2013: anteprime Salone

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Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

Troverete la nuova collezione Bikini Island di Werner Aissingler, un’isola modulare che invita ciascuno a trovare la composizione ideale in base agli spazi e alle attività. I volumi sono variabili ed è possibile integrarli con vasi portafiori, piccole librerie e tende.

Nata invece sotto il segno della tradizione artigiana italiana del legno è Bikini Wood Chair; nella versione da pranzo o girevole si presenta colorata con la seduta rivestita in cuoio pregiato o tessuti cangianti.

Benjamin Hubert firma invece il progetto di Cradle una poltrona relax  che è un mix fra due tipologie di sedute: un’amaca in rete e una tradizionale poltrona rivestita in tessuto. Lo schienale è realizzato in rete di tessuto non elastico che, grazie ad un motivo realizzato appositamente con dei tagli ad effetto tridimensionale, sostiene il corpo in modo confortevole e morbido.

Patricia Urquiola presenta Mafalda, poltrona e poltroncina con base in legno e schienale in tessuto termoformato;  Wishbone è invece una sediolina impilabile in legno con schienale in paglia.

WishBone patricia Urquiola

WishBone patricia Urquiola

Ma non solo: l’architetto spagnolo cura l’allestimento di THE RE-VOLVER ROOM l’installazione ideata in collaborazione con Kvadrat presso lo show-room Moroso di Via Pontaccio 8/10. Un gioco di particolari strutture triangolari rivela i nuovi tessuti di Kvadrat – ricamati con immagini digitali che rimandano ad un’estetica wireframe – e permette di scoprire la più recente collezione di Kvadrat applicata ai nuovo prodotti disegnati per Moroso.

MAFALDA Patricia Urquiola

MAFALDA Patricia Urquiola

“Entrando nello showroom di Moroso si verrà accolti nel corridoio, tramite pannelli luminosi che creano un continuum tra il cuore produttivo e lo spazio di Via Pontaccio, proiettando immagini quotidiane del lavoro manuale in azienda per poi condurre alla sala espositiva. L’allestimento del 2013, curato da Patricia Urquiola, vuole rendere omaggio alla collaborazione tra due aziende, a cui a la Designer è legata professionalmente da molti anni. Tramite il gioco di movimenti di strutture triangolari poste su tutto il perimetro, si rivelano i nuovi tessuti di Kvadrat, ricamati con immagini digitali che rimandano a un’estetica wireframe.

L’intento dell’esposizione è intrattenere i visitatori in maniera ludica, permettendo loro di ammirare tutta la nuova collezione dell’azienda danese, dalle tende ai tessuti di rivestimento, in un ambiente dinamico e coinvolgente.”

Patricia Urquiola

 

Kvadrat Moroso Urquiola

Kvadrat Moroso Urquiola

 

L’opera del designer Werner Aisslinger, classe 1964, esplora tutti gli aspetti dell’arte sperimentale, senza tralasciare il design industriale e l’architettura. Aisslinger adora avvalersi delle più recenti tecnologie: ha fatto conoscere al mondo del design di prodotto nuovi materiali e nuove tecniche, come gli esclusivi arredi in gel, di cui fanno parte la collezione “soft cell” e la “soft” chaise disegnate per Zanotta nel 2000.

Werner Aisslinger WOOD BIKINI

Werner Aisslinger WOOD BIKINI

La sedia “Juli” (Cappellini) è stato il primo pezzo di arredamento realizzato con un nuovo tipo di schiuma chiamata “schiuma poliuretanica integrale” ed è l’unica sedia tedesca di design selezionata per l’esposizione permanente del MoMA di New York dal 1964. Ha creato opere di grande successo e ricevuto premi in tutto il mondo: dal Compasso d’Oro a Milano al Design Prize in Germania, dal Red Dot Award all’FX Award in Gran Bretagna. “Loftcube” di Werner Aisslinger, progetto per una casa modulare e trasportabile, è una tra le opere più discusse degli ultimi anni.

Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

Le sue realizzazioni sono esposte nelle collezioni permanenti di musei di calibro internazionale, come il Museum of Modern Art (MoMA) e il Metropolitan Museum di New York, il Fond National d’Art Contemporain di Parigi, il Neue Sammlung Museum di Monaco e il Vitra Design Museum di Weil am Rhein, in Germania. Werner Aisslinger vive e lavora a Berlino.

Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

Werner Aisslinger BIKINI ISLAND

clienti & progetti:

Werner Aisslinger ha sviluppato elementi d’arredo per marchi italiani come Cappellini, Zanotta, Magis e Porro e arredi d’ufficio per la svizzera Vitra. Lavora su design di prodotto e progetti architettonici per marchi come Interlübke, Mercedes-Benz, Adidas, IC-Berlin, MarcÅLO Polo, Bombay Saphire, FSB, Thonet, FloÅNtotto, Berker, Hugo Boss, ecc.

 

www.aisslinger.de

 

www.moroso.it


Ingo Maurer..NEWS

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MyNewFlame 2012 Ingo Maurer

MyNewFlame 2012 Ingo Maurer

Durante il Salone del Mobile (9 – 14 aprile 2013) presenta a Milano nuove creazioni in due luoghi diversi…

e… chi conosce Ingo Maurer e la sua poetica della luce…non può mancare!…

 

Spazio Krizia Ingo Maurer 2012

Spazio Krizia Ingo Maurer 2012

allo Spazio Krizia, Via Manin 21, al centro città verranno esposti oggetti luminosi e prototipi particolari. Inaugurazione in data 9 aprile 2013, dalle 20 alle 22.

Orario di apertura: da mercoledì (10 aprile) a domenica (14 aprile) dalle ore 11 alle 21.

Insieme ai lavori di Ingo Maurer allo Spazio Krizia sarà anche allestita una mostra dedicata alle opere dell’architetto russo K. Melnikov e a un concorso che porta il suo nome.

e…all’Euroluce al padiglione 15, Stand A23.

 

Showroom Monaco di Baviera

Showroom Monaco di Baviera

 

My New Flame

La candela a LED, My New Flame, ha vinto il premio “Best of Best” tra i vincitori dell’Interior Innovation Award conferito dal Rat für Formgebung (Consiglio del Design). Da fine ottobre 2012 My New Flame è disponibile in nero, e adesso anche in rosso.

La candela a LED funziona con batterie. Per motivi ecologici si raccomandano l’uso di batterie ricaricabili. All’Euroluce verranno presentate nuove versioni di questo oggetto affascinante.

La Candela LED è una luce elegante e singolare, che unisce il fascino arcaico della fiamma di una candela con la raffinatezza tecnica. Patent pending.

128 LED, che all’estremità superiore di un’asta nera o rossa formano una superficie rettangolare, riproducono l’effetto fiamma tremolante di una candela.

La rivista DAMn ha scritto: “Un nuovo e rivoluzionario concetto di luce che impiega la tecnologia moderna dei LED per riprodurre l’apparenza della luce dei tempi del lontano passato – la semplice, ma infinitamente complessa fiamma di una candela”.

L’installazione Candles in the Wind ha suscitato grande attenzione a Milano e New York. L’oggetto composto da 100 “candele” a LED è una collaborazione tra Moritz Waldemeyer e Ingo Maurer. Per ognuna delle 100 candele è stata programmata una sequenza diversa.

Prezzo raccomandato al pubblico: 350 Euro (nero), 380 Euro (rosso)

My New Flame, Design: Moritz Waldemeyer (Foto: Ingo Maurer GmbH)

 

MyNewFlame 2012 Ingo Maurer

MyNewFlame 2012 Ingo Maurer

Le altre immagini fanno parte della collezione di Ingo Maurer il resto lo trovate sui miei precedenti articoli su di lui….e per le novità ci rivediamo dopo il Salone del Mobile!

 

HOIPOLLOI Ingo Maurer

HOIPOLLOI Ingo Maurer

 

Altri appuntamenti nel mondo:

Showroom Monaco di Baviera

In occasione della Munich Creative Business Week 2013, dal 16 febbraio espongono una selezione di proposte per progetti nazionali e internazionali.

studio.showroom.werkstatt.atelier +shop

Kaiserstrasse 47

80801 Monaco di Baviera

space@ingo-maurer.com

Da martedì a venerdì, ore 11 – 19, sabato ore 11 – 16

 

Looksoflat 2012 Ingo Maurer

Looksoflat 2012 Ingo Maurer

Making Light, New York

A New York, espongono nel primo showroom Ingo Maurer a SoHo, 89 Grand Street, angolo Greene! Come a Monaco anche qui si possono vedere tutte le novità, ma anche gran parte della collezione.

Making Light – Ingo Maurer LLC

89 Grand Street

New York, NY 10013

da martedì a sabato, ore 11 – 19, domenica ore 12 -18

making-light@ingomaurer-usa.com

 

Radarrr Ingo Maurer

Radarrr Ingo Maurer

 

www.ingo-maurer.com

SMOOL Robert Bronwasser

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SMOOL Robert Bronwasser

SMOOL Robert Bronwasser

Creare dall’ordinario lo straordinario! …. è la missione del designer olandese Robert Bronwasser. La sua visione carismatica ha portato a progetti innovativi che sono un evidente combinazione di forma e funzione. Riconoscibile, piacevole e tangibile. Nel corso del 52° Salone del Mobile di Milano Bronwasser mostrerà il suo ultimo lavoro a Ventura Lambrate 2013.

 

SMOOL Robert Bronwasser

SMOOL Robert Bronwasser

La sua nuova visione ispiratrice del design industriale e l’uso di materiali è quella di  ripensare ai prodotti di uso quotidiano e upcycles del loro uso.

 

SMOOL Robert Bronwasser

SMOOL Robert Bronwasser

Alla sua esposizione Bronwasser lancerà i suoi nuovi concetti di prodotti adatti all’uso quotidiano. Tra questi: una televisione dal design innovativo, una collezione di accessori per la cucina utili e decorativi e un scooter elettrico concepito  come nuovo concetto urbano. Questi disegni iconici saranno esposti insieme al lavoro commissionato per marchi del design olandese, tra cui Cascando, Merci, Palau, Geesa, Gispen e Leff.

SMOOL Robert Bronwasser

SMOOL Robert Bronwasser

 

Smool di Robert Bronwasser

Ventura Lambrate, via Ventura 6 – Milano

 

www.smool.nl/

DIAMOND

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“E’ il diamante più grosso del mondo”. L’idea parte dal presupposto che in tutto il mondo l’italian style è sinonimo di eleganza, preziosità, unicità. La nostra necessità di “trasformare” in qualcosa di magico l’acqua ci ha portato al pensiero di vederla sotto un’altra forma: il ghiaccio.

DIAMOND GumDesign

DIAMOND GumDesign

Ed ecco allora che lo stato ghiacciato, già forte e carico di magia, viene ancor più rafforzato dalla sua geometria di diamante, favola ed allo stesso tempo realtà. Un grosso “cubetto di ghiaccio” realizzato con stampo in materiale plastico; stampi singoli inseriti in una confezione “preziosa” per regalare ironici diamanti agli ospiti di casa, per cene eleganti, per cene informali.

Risultato: un grosso diamante immerso nel tuo bicchier d’acqua, scintille di luce, gioco ed intrattenimento per grandi e piccoli.

Diamond stampo siliconico Prodotto dai fratelli Guzzini/San Pellegrino…è del 2005 … mi è ritornato alla mente perchè in esposizione presso il MART a Rovereto nella mostra: Progetto Cibo-La Forma del Gusto aperta fino al 02 giugno 2013.

Foto: Eugenio Gherardi Angiolini

 

http://www.gumdesign.it/

Whiteness 2.0

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foto dal web

foto dal web

 

E quando lei mi parlerà di un cielo scuro, di un paesaggio bianco

ricorderò stelle che non ho visto, che lei guardava, e neve che nevicava nel suo cielo

Con la strana delizia di ricordare di aver toccato ciò che non toccai

se non con quelle mani che non raggiungo con le mie, tanto distanti.

Pedro Salinas, la voce a te dovuta

foto dal web

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foto dal web

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Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

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YONG JOO KIM

“La vita non si misura dal numero di respiri che prendiamo, ma dai momenti che tolgono il respiro”.

 

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

“In questo processo, ho visto più e più volte, che la bellezza nasce da quelli che potrebbero sembrare oggetti ordinari o persino banali, quando si dà loro la vera empatia e fiducia persistente. Penso al lavoro, come manifestazione della vecchia idea di bellezza interiore “. “Mi eccita ogni volta che il mio lavoro suscita un senso di curiosità, stupore e sorpresa nel cuore di chi li guarda nelle gallerie e nei musei”…. “Con questo progetto, spero di consegnarli al mondo… e spero che portino con sé la storia del perché sono manifestazione della bellezza interiore”. (Yong Joo Kim)

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Yong Joo Kim ha creato una collezione leggeri e singolari oggetti d’arte da indossare, realizzati principalmente in velcro con ganci e anelli di fissaggio…. collane simili a sculture, dall’aspetto leggero….

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Creati per il nuovo marchio Sublime Experiment di Sublime, i gioielli sono il prodotto di cinque anni di ricerca e sviluppo nel fare arte da indossare usando materiali non preziosi.

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

In “Sublime Experiment” la collezione, rappresenta per la designer, un punto di vista personale sul significato della bellezza, sul rapporto tra la bellezza esteriore, di cui siamo ormai vittime, e quella interiore.

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Insomma, un insieme di ragioni e significati profondi, una riflessione sincera che porta ad un risultato stupefacente.

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

“Essendo cresciuta a Seoul, luogo deputato per la chirurgia plastica, ho vissuto tutta la mia vita circondata da promotion sulla bellezza superficiale. Mentre io non sono assolutamente contraria, e ne ho visto gli effetti negativi che può avere sulle donne di tutte le età.

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Tutti cercano di vivere secondo gli standard creati dai media. Penso che sia giunto il momento di trovare un equilibrio. Utilizzo l’arte da indossare per promuovere la bellezza interiore.”

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Una delle funzioni principali dell’arte sta nel mettere in discussione le nostre idee preconcette, pensieri e modi di vita.

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

In tal modo, essa ci dà la forza per realizzare i potenziali nascosti che si trovano in ognuno di noi, sia individualmente che attraverso l’interazione, sia che si tratti di materie prime o persone.

 

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

Sublime Experiment: BY YONG JOO KIM

yongjookim.com/

Nendo: ”produttore di piccoli momenti”…

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Lasvit Growing Vase Nendo

Lasvit Growing Vase Nendo

“Il nome del mio studio significa creta con cui si modellano oggetti. Il mio design è innanzitutto flessibile. Il mio modo di approcciare il design è lieve e cerco di applicare questo concetto alle diverse tipologie di oggetti che disegno” Oki Sato

 

 

Lasvit Growing Vase Nendo

Lasvit Growing Vase Nendo

La traduzione giapponese di Nendo significa creta. Dal 2002, è il nome di uno studio di designer nipponici che si occupa di progetti di architettura, arredo d’interni e grafica, sotto la guida dell’architetto trentunenne Oki Sato.

Creativi, eclettici, geniali, ma funzionali nei loro progetti.

Straordinario, giocoso e fresco Growing Vase un impianto d’illuminazione senza parole…Nendo e Lasvit collaborano per creare un vero pezzo d’arte che trasmette il richiamo donchisciottiano del vetro come qualcosa di pratico e incompleto fornendo una boccata d’aria fresca e aprendo nuove possibilità.

Lasvit Growing Vase Nendo

Lasvit Growing Vase Nendo

Creato con vetro di boemia questo corpo illuminante allude ad una foresta di vetro stravagante piena di fiori astratti e rami…Il principio di un fiore e un vaso qui viene capovolto, ruotando i tubi nei fiori e rami e soffiando il vetro in un vaso, improvvisamente i vasi da fiori sono in fiore, invece di fiori che sbocciano nei vasi…in questo modo Growing Vase…Vasi in crescita…. rompe le convenzioni e simboleggia la nascita della vita!

(www.lasvit.com/)

 

Bella la seduta Cabbage Chair, realizzata con materiali di scarto dell’industria dell’abbigliamento e ideata per il XXI Century Man Exhibition, curato da Issey Miyake.

Chair, "Cabbage", 2008 Nendo

Chair, “Cabbage”, 2008 Nendo

Interessante il programma 1%, in cui ogni oggetto viene realizzato in soli 100 esemplari per dare la possibilità al cliente di possedere una percentuale significativa del progetto senza le pretese del pezzo unico.

Diamond Chair di Nendo è una sedia è realizzata con una forma di stampa 3D chiamata sinterizzazione laser selettiva (SLS).

diamond chair by nendo

diamond chair by nendo

Utilizzando come motivo la struttura atomica dei diamanti, abbiamo progettato una struttura “forte ma flessibile” che si fondono i concetti esistenti opposti di “forte e solido” e “debole e flessibile”. La struttura artificiale è tangibile ma trasparente, sembra complesso, ma anche naturale e semplice.

diamond chair by nendo

diamond chair by nendo

La nuova collezione per la tavola Bottleware disegnata da Nendo per Coca-Cola è stata realizzata con le bottiglie che, ormai deteriorate nel corso di continui riciclaggi, non possono più essere impiegate per la loro funzione originaria.

Bottleware by Nendo for Coca Cola Photographs are courtesy of Coca-Cola

Bottleware by Nendo for Coca Cola Photographs are courtesy of Coca-Cola

La bottiglietta della Coca-Cola, icona del marchio sin dai suoi esordi nel 1916….
Affascinati dal particolare tono di verde, dalle bollicine di aria e dalle distorsioni, ma con la volontà di permettere agli utilizzatori di ritrovare una traccia della vecchia bottiglia nei nuovi prodotti, è stata creata una collezione di ciotole e piatti che mantenessero la caratteristica forma della base inferiore, mentre la parte superiore è stata tagliata via.



Bottleware by Nendo for Coca Cola Photographs are courtesy of Coca-Cola

Bottleware by Nendo for Coca Cola Photographs are courtesy of Coca-Cola

Stoccolma 2013: il marchio svedese Wästberg ha presentato un’installazione di 30 lampade create da un insieme modulare di Nendo designer. Oltre trenta diverse luci sono state installate in un vecchio padiglione di pattinaggio a Stoccolma per dimostrare la gamma di configurazioni possibili.

Nendo Illuminated by Wastberg

Nendo Illuminated by Wastberg

Il gruppo di componenti W132 include una base circolare, due pali di diverse lunghezze e tre sfumature differenti. Gli schermi possono essere utilizzati senza lampadine per realizzare contenitori, capovolti per creare uplighting o appesi al soffitto come lampade a sospensione.

Nendo Illuminated by Wastberg

Nendo Illuminated by Wastberg

Tra gli ultimi progetti: la carta da parati con decori in muschio verde con cui Oki Sato ha arredato la sua casa sul fiume Shibuya. Collaborano con numerose aziende tra: Cappellini, De Padova, Oluce, Lexus, Guzzini.

Nendo carta da parati con decori in muschio verde casa sul fiume Shibuya

Nendo carta da parati con decori in muschio verde casa sul fiume Shibuya

 

www.nendo.jp/en

David Trubridge –“GLI ELEMENTI” con Tappeti TSAR

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LightRain David Trubridge

LightRain David Trubridge

David Trubridge ha progettato per questa edizione del Salone del Mobile 2013, un’installazione intitolata “The Elements” per lanciare il suo nuovo libro So Far.

A Milano sono previste installazioni scultoree con la collaborazione di Tsar, tappeti,  e un pezzo di illuminazione con Swarovski Elements.

‘MISURA’ libro di David Trubridge “La storia del mio viaggio – sia metaforicamente come artista / designer, e fisicamente come un viaggiatore – Che dimostra che la mia arte e la mia vita sono indissolubilmente legati”

prodotti lanciati durante il Salone:

MISURA’ LIBRO “La storia del mio viaggio – sia metaforicamente come artista / designer, che fisicamente come viaggiatore. – “Da cui risulta che la mia arte e la mia vita sono indissolubilmente legatie”.

PIOGGIA LUCE‘ Una luce appesa scultorea con Swarovski Elementi cristalli e LED.

Light Rain Detail

Light Rain Detail

Lo spazio contemplativo dell’installazione trae spunto dalle creazioni della mitologia Māori. Essa incoraggia la riflessione sul ruolo essenziale degli elementi. La base di tutta la vita sulla Terra è l’eterno ciclo dell’acqua: evaporazione dagli oceani dal fuoco del Sole, che si svolge in aria verso le montagne dove cade sulla Terra sotto forma di pioggia, di corsa verso l’oceano in fiumi. Qui vediamo una convergenza di energia… il tempo, il nostro mondo, il tutto reso possibile da una stella lontana, il nostro sole. Gli elementi sono di vitale importanza per tutta la vita sulla Terra – David Trubridge

TAPPETO ‘Mount Ruapehu’ tappeto 3D sfaccettato prodotto dallo zar.

GEODE‘ Due luci di produzione che utilizzano Goccia Poligono Swarovski Cristalli e LED.

Geode Fire Detail

Geode Fire Detail

BANCO ‘DRIFTWOOD‘ di cinque metri che banco è ricorda il suo omonimo, lavato sulla spiaggia.

Driftwood Bench

Driftwood Bench

TAVOLO MODULARE ‘Luup’ Un concetto tabella kitset che permette di combinare le gambe e piani di diverse dimensioni, una sartoria pezzo direttamente alle tue esigenze (è possibile scegliere i colori delle gambe).

Adornano‘ GIOIELLI Una nuova gamma di gioielli in argento fuso sulla base del disegno delle luci di David, splendidamente confezionato in casse in legno compensato.

SOTTO’ COLLEZIONE TAPPETO CON TSAR In collaborazione con la società TSAR australiana.  ’SOTTO’, collezione di tappeti, è sia una giustapposizione di superficie modello sia l’esplorazione della nostra esperienza all’interno di esso.

The Elements View

The Elements View

Temporary Museum for New Design

Superstudio Più, via Tortona 27, Stand 11b

Milano Design Week, 9 al 14 aprile

www.davidtrubridge.com/


Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

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Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

 

Design: Rami Tareef

Presentata: imm cologne 2013, Colonia

 

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Una tessitura in diagonale che avvolge una struttura angolare creando un ciclo tridimensionale chiuso.

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Una rivisitazione in chiave moderna di una comune tecnica artigianale, esplorandone i limiti costruttivi pur mantenendone i canoni estetici.

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

La seduta si rivela come un nuovo incontro, ma la sensazione è come une déjà vu.

Design: Rami Tareef
Materiali: struttura in acciaio zincato e verniciato a polvere, rivestita in fibra sintetica.


 

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

Gaga & Design: COD chair, designer Rami Tareef

 

http://www.gagaanddesign.com/

Lisa Corti sous verre

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Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

In occasione del Salone Internazionale del Mobile 2013 Lisa Corti presenta Lisa Corti sous verre, una nuova collezione – limited edition – di complementi d’arredo per la tavola e non solo, nata dall’incontro con Giulia Michon Pecori.

I disegni e le fantasie inconfondibili firmate Lisa Corti hanno da sempre uno stile che li rende unici, originali, senza tempo e adatti ai luoghi più diversi. Un design e una capacità di modulare il tessuto che ben si adattano a nuove sperimentazioni e collaborazioni, come quella, nata da poco, con Giulia Michon Pecori.

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Artista dalla mille sfaccettature Giulia Michon Pecori, ispirandosi all’antica tecnica del verre églomisé, ha saputo declinare i disegni Lisa Corti in una serie di oggetti che sono il complemento perfetto per tutta la collezione dell’Home Textile Emporium. Piatti di varie forme e dimensioni, ovali, tondi, quadrati, da usare per la tavola o in ogni altro luogo della casa, ma anche da appendere alla parete come oggetti decorativi che scaldano con la loro luce qualsiasi tipo di ambiente.

Ed è così che dall’incontro delle stampe Lisa Corti con il vetro sono nati questi oggetti esclusivi, perché fondono la creatività della designer milanese alla perizia tecnica e artistica di Giulia Michon Pecori.

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Una limited edition di pezzi unici fatti a mano, che acquistano un valore aggiunto perché custodiscono in loro un mondo intero: il mondo Lisa Corti, fatto di mezzeri, trapunte, mandala, coperte di organza, cuscini, tende, arazzi, tovaglie e tanto altro ancora, che unisce l’amore per l’India e per l’Oriente al gusto e all’eleganza contemporanea, in un sapiente e perfetto mix che da oltre vent’anni è esportato in tutto il mondo.

L’Home Textile Emporium di Lisa Corti è uno straordinario spazio in via Lecco 2 a Milano, dove avviene la progettazione, la realizzazione e la vendita di una raffinatissima linea di tessuti ed arredi per la casa – quasi opere d’arte e pezzi unici per la loro produzione limitata – di ispirazione Orientale, connubio di influenze e tradizioni indiane, cinesi e giapponesi.

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Lisa Corti sous verre Fuori Salone 2013

Milano, Lisa Corti Home Textile Emporium

9 – 14 aprile 2013

 

www.lisacorti.com/

Benjamin Graindorge e Moustache

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Benjamin Graindorge Moustache

Benjamin Graindorge Moustache

Il designer francese Benjamin Graindorge con Heirloom, ha realizzato una serie di vasi in ceramica che avvolgono le piante come dei nidi, con la loro struttura incrociata, presentati da Moustache all’edizione di Maison & Objet 2013. 


Benjamin Graindorge Moustache

Benjamin Graindorge Moustache

Disponibili in tre dimensioni, e in una varietà di colori che vanno dal blu scuro all’azzurro al giallo e vogliono essere una reinterpretazione moderna della tradizione giapponese dell’ikebana, l’arte di disporre i fiori in modo da far riconciliare uomo e natura.



Benjamin Graindorge Moustache

Benjamin Graindorge Moustache

Benjamin Graindorge, nato nel 1980, dopo essersi laureato a ENSCI – Les Ateliers, nel 2006 ha aperto il suo studio a Parigi; da allora ha esposto i suoi lavori tra la Francia e Giappone.

 

Benjamin Graindorge Moustache

Benjamin Graindorge Moustache

moustache.fr/

Buona Pasqua 2013…Le uova di porcellana di Peter Nebengaus

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Le uova di porcellana di Peter Nebengaus - questo in Swarovski-

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus – questo in Swarovski-

Uova decorative e realizzate con materiali preziosi…  simbolo della vita, incarnazione della saggezza inesauribile. Tra le più famose e apprezzate ci sono quelle firmate Fabergé.

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus- Platinum-

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus- Platinum-

Il giovane artista tedesco, Peter Nebengaus, ha creato una collezione di uova di lusso in porcellana, impreziosite in oro, platino e cristalli e personalizzabili con le proprie iniziali o con qualsiasi altro simbolo.

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus- Porcellana-

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus- Porcellana-

I prezzi variano a seconda delle richieste del cliente, si va dai 5000 euro per le uova con cristalli Swarovski fino ai 20.000 euro per quelle in oro….

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus

Certo adatte per farvi gli auguri di Pasqua ed ammirarne la sapienza della lavorazione …certamente poco consone in questo periodo storico dove un ampio segmento di mercato a causa della crisi, ha considerato di valutare un cambiamento dei propri stili di consumo e sta imponendo la ricerca di quello che viene considerato il meglio, inteso come concetto in cui trova spazio la crescente domanda di sostenibilità sotto il profilo etico e ambientale.

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus

Le uova di porcellana di Peter Nebengaus

Nuovi valori scendono in campo…e allora auguri di Buona Pasqua in una visione globale di RINASCITA…..

www.peter-nebengaus.com/

 

Le matite di cioccolata di Nendo

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Le matite di cioccolata di Nendo

Le matite di cioccolata di Nendo

Creativi, eclettici, geniali, ma funzionali nei loro progetti…..

gli amanti del cioccolato non se le faranno di certo scappare…

Le matite di cioccolata di Nendo

Le matite di cioccolata di Nendo

Parlo delle matite di cioccolato di Nendo, prodotte in collaborazione con la pasticceria Tsujiguchi Hironobu, da grattugiare sopra i dessert, sono semplicemente fantastiche!!!

Le matite di cioccolata di Nendo

Le matite di cioccolata di Nendo

Nendo ha creato un oggetto di FOOD Design che ci permette di riappropriarci del vecchio temperamatite, ma con una nuova funzione, questa volta per decorare e i vostri dessert con fantasia!
Queste belle matite vengono prodotte nelle varie sfumature del marrone, determinato dal tipo di cacao utilizzato e dalla diversa miscela di cioccolato: dal più delicato al più amaro, cioccolato al latte, bianco e nero fondente.

Le matite di cioccolata di Nendo

Le matite di cioccolata di Nendo

NENDO, ha poi creato un KIT ad hoc che prevede Matite e Temperino, il tutto in un lussuoso pagaging.
 Il piacere di Temperare e Decorare ora è tutto vostro…..

Foto credits:  H-STYLE/FG-MUSASHI

In esposizione presso il MART a Rovereto nella mostra: Progetto Cibo-La Forma del Gusto aperta fino al 02 giugno 2013.

 

www.nendo.jp/en

Snaidero: Lak

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Kube Snaidero

Kube Snaidero

In occasione del fuorisalone 2013, Snaidero invita a scoprire il progetto di ricerca industriale “LAK”. Lo Showroom Snaidero Misura Casa di Milano diventerà una spettacolare vetrina in cui verrà presentato LAK, il progetto che ha come obiettivo quello di creare un ambiente cucina attrezzato che sia in grado di rispondere a diverse esigenze: comfort, sicurezza, ergonomia, risparmio energetico, adattabilità e socializzazione, in una logica di design-for-all.

Il progetto di ricerca industriale “LAK” è co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso il POR FESR 2007 – 2013, a cui stanno lavorando alcune imprese del Friuli Venezia Giulia, guidate da Snaidero Rino Spa, con l’Università di Udine, la Rino Snaidero Scientific Foundation, Friuli Innovazione, Area Science Park, Mediastudio Srl, Teletronica Spa, Sipro Srl.

L’obiettivo del progetto LAK è creare un ambiente cucina attrezzato che sia in grado di rispondere a diverse esigenze: comfort, sicurezza, ergonomia, risparmio energetico, adattabilità e socializzazione, in una logica di design-for-all.

Durante i giorni del fuorisalone sarà anche possibile vedere per la prima volta due novità che Snaidero esporrà per la prima volta proprio in questa particolare occasione, oltre ai grandi classici che hanno segnato la storia ed il successo del Marchio.

 

 

http://www.snaidero.it/

Antares, la pietra si mette in luce!

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Lithos PIETRE LUMINOSE Antares

Lithos PIETRE LUMINOSE Antares

Luminosi intrecci scultorei, trame preziose che accendono le pareti di inimmaginabili vibrazioni di colore.

Antares è una nuova e seducente configurazione di prodotto, un rivestimento lapideo modulare in 3D retroilluminato dove la luce si fa disegno e il disegno guida la luce ad affascinanti effetti luminosi e ornamentali.

Inedita e sorprendente, l’idea nasce dalla sofisticata unione fra design, lavorazione di superficie su tre dimensioni e approfonditi studi illuminotecnici applicati alle proprietà traslucenti del marmo.

Con Antares la parete prende vita e la luce incanta ed esalta ogni sfaccettatura del disegno, percorre e rivela ogni differenza di inclinazione, di spessore e incisione della pietra mettendo in luce la molteplicità dei piani lavorati.

La luce penetra e attraversa l’elemento naturale svelando la sua anima più sensuale e intima. Il marmo così si rivela, armonizza le stratificazioni, scopre colori inattesi restituendo luce dolce e soffusa all’ambiente che acquista una forte personalità scenica.

Antares è un rivestimento dalla resa estetica polivalente: è di forte impatto anche senza retroilluminazione e assume la sua massima espressione combinando retroilluminazione e luce radente.

Lithos PIETRE LUMINOSE Antares

Lithos PIETRE LUMINOSE Antares

Ogni modulo (60X60) è dotato di un apparato illuminotecnico con fonte luminosa fluorescente indipendente per rendere pratica e agevole la normale manutenzione. L’indipendenza luminosa di ogni modulo garantisce, inoltre, una retroilluminazione uniforme per una resa estetica impeccabile.

 Fa parte della nuova collezione Le Pietre Luminose composta da 8 modelli che prendono nomi di stelle: Antares, Vega, Mizar, Rigel, Sirio, Alcor, Naos e Polare. Il design, ritmato da disegni all-over studiati in funzione della modularità e della polifunzionalità dei rivestimenti, può essere ricondotto a 3 tipologie: forme organiche, linee curve aperte e forme geometriche o lineari.

 Con Le Pietre Luminose continua l’appassionata ricerca produttiva sulle possibilità espressive della pietra di Lithos Design, una delle aziende emergenti più innovative nel panorama dei rivestimenti lapidei ad alto tasso di design e tecnologia.

Design Raffaello Galiotto

 

Misure

cm 60 X cm 60 X spessore cm 11

Materiali

Carrara ghiaccio, rosa agata

 

www.lithosdesign.com


Prodotti Vitra da esterni e nuovi colori per Jean Prouvé…

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© Vitra

© Vitra

La Vitra Home Collection offre un’ampia gamma di sedute, sia per interni che per esterni. Vari progetti sono stati sviluppati appositamente per essere utilizzati all’aperto. Per altri prodotti i materiali sono stati adattati a tale impiego, ad esempio con additivi speciali che rallentano lo scolorimento della scocca dovuto ai raggi del sole. Così anche alcuni dei più noti classici del mobile diventano resistenti agli agenti atmosferici. Tutti i prodotti hanno naturalmente in comune la tipica qualità Vitra e un design che li distingue dall’estetica di comuni mobili da giardino.

 

© Vitra

© Vitra

Vitra ha sviluppato un elevato livello di competenza nell’ambito della progettazione di sedute. Tale competenza si ritrova principalmente nel settore delle sedie per la casa, l’ufficio e i luoghi pubblici, tuttavia anche nell’ambito delle sedute per esterni l’azienda ha realizzato più volte innovazioni in grado di definire nuovi standard. In collaborazione con designer come Jasper Morrison, i fratelli Bouroullec o Konstantin Grcic l’azienda è infatti riuscita ad affiancare ad alcuni dei “classici” del programma – la Eames Plastic Side Chair di Charles e Ray Eames e la Panton Chair di Verner Panton – nuovi prodotti adatti anche agli ambienti esterni.

Waver

Konstantin Grcic, 2011

Konstantin Grcic ha tratto ispirazione dagli sport estremi per realizzare questa sedia leggera, comoda e universalmente utilizzabile. Il design della sedia riprende i principi strutturali delle attrezzature sportive e li traspone in un design d’avanguardia che, pur non necessitando di alta tecnologia, dimostra tutta la sua intrinseca complessità.Come abbracciato alle cinghie di un parapendio, chi si siede sulla Waver fluttua in una specie di amaca sospesa nel suo telaio in tubolare d’acciaio piegato e saldato. Grazie ai suoi materiali resistenti alle intemperie, infatti, la Waver può essere utilizzata anche in giardino o sul terrazzo.

Vitra Rom Iosselliani Waver Konstantin Grcic

Vitra Rom Iosselliani Waver Konstantin Grcic

HAL

Jasper Morrison, 2010

I membri della famiglia HAL di Jasper Morrison sono sedie tuttofare intelligenti, che rendono più confortevole la vita di tutti i giorni. La sedia è flessibile, si adatta alle nuove situazioni e analizza ogni nuova esigenza per soddisfarla premurosamente. La versione HAL Tube con la base a quattro gambe verniciata a polveri in colori avorio o basic dark è resistente alle intemperie e può essere pertanto utilizzata anche all’aperto. Nel Vitra Test Center ogni prodotto viene sottoposto a test che simulano 15 anni di utilizzo. Così si assicura che anche le superfici e tutti i componenti della HAL risultino particolarmente resistenti; i telai e le scocche, inoltre, non presentano angoli in cui si possa accumulare la polvere e sono quindi facili da pulire.

Vegetal
Ronan & Erwan Bouroullec, 2008

Ronan ed Erwan Bouroullec hanno sviluppato insieme a Vitra una sedia universale per interni ed esterni in sei colori, le cui forme sembrano prese in prestito direttamente dalla natura. La Vegetal è impilabile e presenta strutture piatte che si intrecciano su tre piani a formare una scocca arrotondata e leggermente irregolare. Dalle gambe di supporto partono ramificazioni che conferiscono stabilità alla sedia. Questa sedia resistente alle intemperie è assolutamente unica grazie al suo look straordinario, ed è perfetta sia all’interno, che in giardino o sulla terrazza.

VEGETAL Ronan & Erwan Bouroullec, 20081

VEGETAL Ronan & Erwan Bouroullec, 20081

Metal Side Table

Ronan and Erwan Bouroullec, 2004

Grazie alle proporzioni armoniose e all’interessante contrasto formale fra i sottili piani dei tavoli e le basi voluminose, i Metal Side Table di Ronan ed Erwan Bouroullec fanno bella figura in molti ambienti e per svariati tipi di utilizzo. Nella versione verniciata a polveri con struttura fine, i Metal Side Tables sono perfetti come tavolini d’appoggio da utilizzare in balcone o in giardino. I loro nuovi colori sono perfettamente combinabili con la poltrona Waver, la cui base è disponibile negli stessi colori.

Metal Side Table Ronan and Erwan Bouroullec, 2004

Metal Side Table Ronan and Erwan Bouroullec, 2004

MVS Chaise

Maarten Van Severen, 2000

Sedersi sulla MVS Chaise è un’esperienza incredibilmente rivitalizzante. Se in un primo momento essa appare un oggetto scultoreo, appena seduti se ne nota la straordinaria comodità. Il materiale morbido ed elastico si adatta alla forma del corpo, offrendo il massimo comfort. La struttura della base consente di spostarsi facilmente dalla posizione seduta a quella sdraiata. La versione della MVS Chaise in poliuretano espanso è perfetta per essere utilizzata all’aperto.

MVS Chaise Maarten Van Severen, 2000

MVS Chaise Maarten Van Severen, 2000

Panton Chair

Verner Panton, 1959/60

Sin dal momento del suo lancio, avvenuto nel 1967, la leggendaria Panton Chair ha attraversato diverse fasi di produzione, grazie ai progressi tecnologici compiuti nella lavorazione della plastica. Alla fine degli anni ’90 venne realizzata in collaborazione con Verner Panton l’ultima versione autorizzata dall’artista di questa sedia emblematica. Grazie a un trattamento speciale, la sedia in materiale plastico dal design accattivante è perfetta per l’uso in ambienti esterni.

Panton Chair  Verner Panton, 1959:60

Panton Chair Verner Panton, 1959:60

Eames Plastic Side Chair

Charles e Ray Eames, 1950

Essendo praticamente utilizzabili in ogni contesto grazie alle loro numerose varianti, le Plastic Chair sono le sedute più popolari di Charles e Ray Eames. Per motivi ecologici, nel 1993 Vitra sospese la produzione di queste sedute a scocca, originariamente prodotte con resina di poliestere rinforzata da fibre di vetro. Dal 1999 e dal 2004, le scocche in plastica degli Eames vengono ora realizzate in polipropilene riciclabile.

La base a quattro gambe della DSX e la base in tondino d’acciaio della DSR sono disponibili nella versione verniciata a polveri di colore grigio scuro o basic dark. Ciò rende queste sedie adatte all’uso in ambienti esterni, essendo infatti trattate con additivi speciali che rallentano lo scolorimento della scocca dovuto ai raggi del sole.

Eames Plastic Side Chair Charles e Ray Eames1

Eames Plastic Side Chair Charles e Ray Eames1

Nuovi colori per Jean Prouvé

Al Salone Internazionale del Mobile 2013 Vitra presenta, oltre alla classica Standard, la Standard SP (Siège en Plastique), una nuova versione dell’intramontabile sedia in un moderno mix di materiali: sedile e schienale in robusto materiale plastico e tonalità di colore sobrie e attuali donano una ventata di freschezza a questo classico di Prouvé.

Jean Prouvé ® Standard SP

Jean Prouvé ® Standard SP

Il francese Jean Prouvé è considerato una delle menti più innovative del ventesimo secolo nel campo del design, dell’architettura e dell’arte ingegneristica.  Nel suo lavoro di progettista, Prouvé non finì mai di sperimentare adattandosi allo spirito dei tempi.

 

Jean Prouvé ® Standard SP

Jean Prouvé ® Standard SP

www.vitra.com/

 

“Soggetti Smarriti” di Gumdesign

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GumDesignSOGGETTI SMARRITI-KOKESHI

GumDesignSOGGETTI SMARRITI-KOKESHI

In occasione del Fuori Salone 2013 Massimo Rebecchi ospita le due installazioni “Soggetti Smarriti” di Gumdesign nelle vetrine delle sue boutique di Corso Como 2 e 4 dal 10 al 16 aprile 2013

Due installazioni che intrecciano moda e design in un percorso concettuale: una “storia” che si legge visitando le due boutique di Corso Como in una sorta di libro da sfogliare.

Artigianato e industria per rappresentare l’oggetto come proiezione della nostra essenza interiore, aspetti contrastanti ed allo stesso tempo legati dalla loro origine materica; sono due rappresentazioni visionarie, una legata al paesaggio della tavola e l’altra alla configurazione umana.

tavolo Mastro GumDesign

tavolo Mastro GumDesign in ferro acidato

Scenario naturale per la “rappresentazione” il tavolo Mastro e gli sgabelli Piega, disegnati da GUMDESIGN: elementi raffinati realizzati con lamiera naturale nera e cavalletti in abete, un ispirazione concettuale derivata dal tavolo “da lavoro”, luogo principe per l’artigiano.

tavolo Mastro GumDesign

tavolo Mastro GumDesign

Il paesaggio della tavola (la natura morta) è una rappresentazione pittorica traslata nella tridimensionalità che ritrae oggetti inanimati; soggetti usuali, bottiglie, ciotole, centrotavola che composti diventano i veri protagonisti della scena.

SOGGETTI SMARRITI-TAVOLA-MARMO

SOGGETTI SMARRITI-TAVOLA-MARMO

I colori del marmo e della terracotta ne rafforzano il carattere poetico e surreale, ne esaltano fisicità, carattere e natura.

Un paesaggio che, misteriosamente, riesce a trasformarsi fisicamente in figura umana, veicolo di analisi e comunicazione dell’interiorità. Una figura femminile rappresentata dalla reinterpretazione delle “kokeshi”, bambole giapponesi donate come segno di buon auspicio.

SOGGETTI SMARRITI KOKESHI GRUPPO TERRACOTTA

SOGGETTI SMARRITI KOKESHI GRUPPO TERRACOTTA

Il nuovo artigianato reinventa la tradizione in un processo alchemico tra emozione, pensiero e “saper fare”. Il legame tra artigianalità ed industria si stringe e genera “soggetti smarriti” orientati al cambiamento, dove l’oggetto diventa soggetto e la forma diventa dettaglio, in una rappresentazione del momento storico che sta attraversando il mondo del design.

Siamo felici di questa collaborazione con Gumdesign che abbiamo fortemente voluto non solo perché ci accomuna la città d’origine ma anche perché condividiamo la medesima filosofia incentrata su un esclusivo binomio tra artigianalità e industria” ha commentato Massimo Rebecchi.

Le vetrine di Massimo Rebecchi diventano testimonianza di questa ricerca nell’anima degli oggetti riconfermando lo stretto legame tra la maison e le nuove frontiere del design.

 

GumDesign SOGGETTI SMARRITI-TAVOLA

GumDesign SOGGETTI SMARRITI-TAVOLA

Cocktail mercoledì 10 aprile dalle 17 alle 20  – Boutique Massimo Rebecchi – Corso Como 2, 4 – Milano

Aperto al pubblico dal 10 al 16 aprile dalle 10 alle 20

 

www.gumdesign.it/

Jolly Roger: Fabio Novembre

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 “Watch your back… pirates are coming!”

Jolly Roger: Fabio Novembre per Gufram

Jolly Roger: Fabio Novembre per Gufram

Gufram: azienda che rappresenta un grande marchio della storia del design italiano, i cui pezzi “pop” del catalogo storico (il divano Bocca, il Pratone e il mitico appendiabiti a forma dicactus) sono custoditi nei più importanti musei del mondo, salpa verso nuove rotte dopo il passaggio di proprietà avvenuto agli inizi del 2012. Il nuovo corso riparte con una collezione che mantiene la barra dritta con la stessa attitudine che contraddistingue il brand. L’ironia rimane a servizio dell’iconicità, l’irriverenza fa parte del suo DNA e con la stessa indole dissacrante si impegna a produrre nuovi segni indelebili nel firmamento del design. E’ sul ponte di comando che si traccia la navigazione alla scoperta di isole fertili, anche in tempi in cui è difficile sentire gridare “terraaa” dall’alto dell’albero maestro. Una delle rotte è portata avanti da un capitano eccezionale pronto ad affrontare le insidiose acque dell’home furniture e le derive burrascose della ricerca e dello sviluppo, un uomo che non conosce tempi di bonaccia: Fabio Novembre. Progettista funambolico e concreto, navigatore di lungo corso, istrionico e profondo, più di tutti forse negli ultimi anni ha saputo raccogliere il testimone dei grandi maestri italiani, quelli selvaggi, quelli forse bonariamente cattivi come Sottsass. Il prodotto è un gesto di rivendicazione di libertà, sinonimo di indipendenza intellettuale, che segue un percorso coraggioso allontanandosi dalle secche tipologiche standardizzate del progetto di arredamento e segna un nuovo orizzonte progettuale.

 

Jolly Roger: Fabio Novembre per Gufram

 

Ed ecco l’omaggio, il tributo sprezzante a questi codici non scritti di audacia e temerarietà: Jolly Roger. Una seduta che formalmente allude al teschio simbolo di spavalderia marcato sul vessillo rosso dei corsari e filibustieri francesi ed inglesi poi, terrore dei sette mari. E proprio il globo rimane sospeso nella scocca interna, una mappa circondata dagli oceani, il desiderio di conquista insaziabile, un’esortazione quasi a non rimanere fermi, un monito: sei seduto sul mondo, non dimenticarlo mai.

 fn

Citazione Fabio Novembre:

Quando mi chiedono perché porto al dito un anello a teschio, rispondo sempre che apparteneva a mio nonno pirata, e credo ormai di essermene convinto anch’io. Tutti dovrebbero avere almeno un nonno pirata nell’albero genealogico: rappresenterebbe un solido ramo a cui aggrapparsi. Solido abbastanza da ospitare gente come Keith Richards, Johnny Depp, Iggy Pop e tutti coloro che interpretano la loro vita in chiave rock’n'roll senza dover necessariamente impugnare una chitarra per poterlo esprimere.”

 

Jolly Roger: Fabio Novembre per Gufram

Jolly Roger: Fabio Novembre per Gufram

 

credits: Settimio Benedusi

Uso: interni ed esterni

Materiale: Polietilene lineare stampato in tecnologia rotazionale

Peso: 14 kg

Dimesioni: cm 75×74 h85

Colori disponibili: bianco, nero

www.gufram.it/

www.novembre.it/

 

THE TOOLBOX: Belgium is Design

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Abbiamo bisogno di una struttura logica degli oggetti

la logica senza compromessi

la logica nell’uso del materiale pieno di sincerità

e di orgoglio di mostrare il processo di creazione.

 

(Henry van de Velde, estratto di una conferenza, 1903)

 

Xavier Lust & Ateliers Georis per Indera (Flow) MDF Italia (La Grande Table Le Banc)Extremis (PicNik) T-Chair © Xavier Lust

Xavier Lust & Ateliers Georis per Indera (Flow) MDF Italia (La Grande Table Le Banc)Extremis (PicNik) T-Chair © Xavier Lust

IL DESIGN BELGA & L’ARTE DEL FARE: UN TRIBUTO A HENRY VAN DE VELDE

Le istituzioni regionali impegnate nella promozione del design belga e nel sostegno all’export, federate dal 2011 sotto l’egida di Belgium is Design, partecipano nuova­mente alla Milano Design Week 2013 per presentare l’evoluzione e gli orientamenti delle attività di settore di questa nazione.

I contenuti di tale missione trascendono gli interessi specifici di ciascuna comunità. Il Belgio, come molti paesi, sta vivendo dei cambiamenti significativi nel settore industriale. In tale contesto, Belgium is Design intende proporre una riflessione costruttiva, incoraggiando il perseverare di una strategia produttiva e commerciale innovativa, etica e, ora più che mai, sostenibile. Nel promuovere attivamente la creatività del design in seno all’industria e nell’incoraggiare un processo d’i­ntegrazione – talvolta di riconversione – che porti al salto di qualità, queste azioni sono parte di un programma economico che sostiene sia i nuovi valori culturali che sociali.

La prestigiosa Triennale di Milano e il SaloneSatellite, piattaforma internazionale del design emergente per eccellenza, sono le due sedi scelte anche quest’anno per presentare i lavori dei 55 partecipanti selezionati: un assortimento di studi e atelier di designer, aziende e manifatture.

The Toolbox è il titolo della mostra che si svolge negli spazi della Galleria C della Triennale nonché il tema che introduce i nove giovani designer belgi presenti al SaloneSatellite.

Questo spaccato sul design contemporaneo e le diverse sfaccettature che compongono la sua industria, è anche un omaggio a Henry van de Velde (3 aprile 1863 – 15 ottobre 1957), artista, designer, architetto belga e europeo ante litteram, la cui opera ha indubbiamente contribuito alla fondazione dei modelli economici e culturali del design moderno. Quest’anno ricorre infatti il 150° anniversario della sua nascita, che verrà celebrato con una serie di eventi in Belgio, tra cui la vasta retrospettiva “Passione – Funzione – Bellezza” al Museo del Cinquantenaire di Bruxelles dal prossimo 13 settembre.

Il design è ricerca, creatività e innovazione, ma significa anche ‘saper-fare’ produttivo, ca­pacità tecniche di fabbricazione, lavoro e impiego. E, per rendere onore a tali aspetti, oltre a presentare prodotti nuovi o recenti progettati e realizzati in Belgio, il tema di quest’anno intende enfatizzare il legame vitale tra designer, laboratori, piccole e medie aziende manifatturiere, come veri incubatori del design.

L’alleanza e la cooperazione tra designer, artisti, artigiani, industriali e intellettuali è ancora essenziale per l’evoluzione di una cultura delle arti industriali. Un legame concettuale e prag­matico, che incorpora la teoria della bellezza funzionale, la definizione di oggetti onesti e il ruolo etico e strutturale dell’‘ornamento puro’. E che contempla altresì la nozione pionieristica di progetto globale e interdisciplinare (architettura, arredo, tessile, abbigliamento, bigiotteria, rilegatura, grafica e pittura)…

Come testimonieranno gli oggetti in mostra, l’eredità di Henry Van de Velde non è rimasta sigil­lata in un archivio polveroso, ma è più che mai vivente: nel ruolo assegnato ai designer, nella volontà di valorizzare il reticolo di talenti creativi, produttivi e artigianali locali. E nello sforzo di affermare l’autenticità e trasparenza di un prodotto, rivelandone il processo di produzione. In altre parole, l’intenzione è di rendere più credibile e auspicabile la definizione di uno scenario industriale e creativo interregionale, forte della sua diversità.

In tal senso, questa ‘cassetta degli attrezzi’ (toolbox) del design belga, filo conduttore della mostra in Triennale e dello stand collettivo di designer emergenti al Salone Satellite che, per la prima volta riunisce talenti di Bruxelles, Vallonia e Fiandra, è un documento che certifica la qualità e la tracciabilità del design progettato, fabbricato e prodotto in Belgio.

La mostra si svolge in due sezioni diverse ma inestricabilmente connesse al fine di richiamare la relazione tra il ‘fare’ e il ‘vivere’ un prodotto di design.

Disposta contro i muri dello spazio espositivo, come le quinte di un teatro, la ‘toolbox’ è una sorta di gabinetto delle meraviglie in cartone alveolare, una banca dati tridimensionale del design in Belgio. Dalla tecnica della curvatura del legno o del metallo, alla tessitura, fino al vetro colato, da un lato la scatola contiene strumenti, dettagli, elementi e modelli di fabbrica­zione forniti dalle aziende partecipanti; mentre dall’altro, presenta matrici, campioni, prototipi e stampi che simbolizzano la ricerca condotta dai designer su nuove tecniche e materiali.

All’interno di questa selezione è presente anche Opalis, un sito internet creato dal gruppo di designer e architetti Rotor: una guida dei fornitori di materiali edili di scarto, a indicare come la nozione aggiornata di ‘strumento’ includa anche i servizi sostenibili.

Oltre a presentare una selezione di atelier di designer e di reparti specializzati all’interno delle aziende, questo spazio è consacrato a svelare per la prima volta l’expertise di una serie di aziende manifatturiere il cui contributo è fondamentale per la qualità del design in Belgio.

Vivere in una società di oggetti disonesti non è meno pericoloso di vivere in una società di persone corrotte.

(da Henry Van de Velde, Pages de Doctrine, 1929)

Nello spazio centrale della sala domina il ‘living-room’: letteralmente un luogo di vita che interconnette, come in un puzzle, i 46 partecipanti con i loro prodotti in un quadro multifun­zionale e caloroso contenente mobili, lampade, arredo tavola, tessuti, tappeti, carta da parati e accessori vari.

In questo paesaggio di oggetti animati dalla loro stessa interazione, lo scenario domestico invita i visitatori a vivere l’esperienza della relazione e del confronto tra persone e cose, de­signer e industria, e tra livelli diversi e complementari nei quali operano queste realtà.

Il ‘living-room’ rappresenta una vasta selezione di oggetti progettati e prodotti in Belgio. Con una sola eccezione: il binomio Xavier Lust e Ateliers Georis che, grazie a una sorta di simbiosi umana e professionale, sin dall’anno 2000 vede il laboratorio nella provincia di Liegi come l’unico in grado di fabbricare in esclusiva le ben note ‘superfici piegate e (de)formate’ per tutte le aziende internazionali che producono e distribuiscono i prodotti di Lust.

Una rassegna di prodotti, processi ed eccellenza tecnica, la mostra in Triennale e lo stand collettivo al SaloneSatellite contribuiscono a creare un ritratto del ‘savoir faire’ del design in Belgio nella produzione di oggetti semplici e onesti, ironici e misurati, etici e autentici, proprio come auspicava Henry van de Velde.

ARTE INTERNATIONAL & MAISON MARIE MEES CATHÉRINE BIASINO Collezione di carta da parati in carta e vinile, disponibile in sei disegni e cinque colori  Prodotta dall’azienda Arte. Il proces­so di fabbricazione si avvale delle tecnologie di punta degli impianti della società, con sede a Zonhoven, che consentono di stampare su carta e tessuto vinile, con matrice a rilievo (rotativa rotocalco).

Arte Maison Mees Biasino HEXOGON

Arte Maison Mees Biasino HEXOGON

KRIZALIDSTUDIO EMMANUEL GARDIN KINO Famiglia di lampade realizzate da un unico foglio di compensato curvato (disponibile anche in alluminio), con una base in legno che funge da con­trappeso.

krizalidstudio Kino photo emmanuel gardin

krizalidstudio Kino photo emmanuel gardin

HUGO MEERT CERAMICS HUGO MEERT THROWING SCULPTURES (2010-12) Serie di ceramiche smaltate che, una volta rotte, si trasformano in oggetti funzionali.

Hugo Meert_Throwing sculpture after photo Dominique Demaseure

Hugo Meert_Throwing sculpture after photo Dominique Demaseure

LIMITED EDITION GIPSY (2011) Tappeti patchwork in cotone 95% e pelle 5%. Progettati da Studio Limited Edition e fabbricati in sede con procedimento di riciclo, ritaglio e ri-tintura dei pro­pri stock di ciniglia e cuoio, e tessuti integrando nuovi ciuffi di ciniglia per conferire maggiore volume. Con la collaborazione di una divi­sione esterna: Superdye (Tintura)

limited edition gipsy taupe

limited edition gipsy taupe

XAVIER LUST BLOB IV (2007-08) Specchio in acciaio inox lucidato Prodotto da Xavier Lust e distribuito attraverso una rete selezionata di gallerie d’arte & de­sign Ateliers Georis / www.georis.be Curvatura e (de)formazione di su­perfici metalliche.

Xavier Lust BlobIV

Xavier Lust BlobIV

CRÉDENCE (2003) Contenitore a due ante con divisorio verticale e piani interni, realizzato in una combinazione di lamiera di al­luminio verniciato e anodizzato sati­nato. Produzione e distribuzione: De Padova / www.depadova.it

Schermata 2013-04-07 a 01.30.24

Xavier Lust de Padova Crédence

MG DESIGN MARTINE GYSELBRECHT UN-FORE-SEEN (2012) Pannelli di carta tessuti al telaio, che possono essere appesi a parete o davanti a una finestra (foto) e una coperta di lana. Realizzati presso l’atelier della de­signer, entrambi i progetti sono un mix di tecniche artigianali e mecca­niche, utilizzando la speciale tecnica di tessitura shibori, completata da tintura a mano.

Martine Gyselbrecht_ Unforseen_3_copyright Martine Gyselbrecht

Martine Gyselbrecht_ Unforseen_3_copyright Martine Gyselbrecht

STUDIO PIETER STOCKMANS & LINDE HERMANS TILTING (2012-13) Servizio da tavola in porcellana. Realizzato presso lo Studio Pieter Stockmans usando una varietà di tecniche di modellazione della ceramica. Il design dei prototipi in gesso è ad opera della Hermans.

Studio-Stockmans Linde Hermans Tilting

Studio-Stockmans Linde Hermans Tilting

 www.belgiumisdesign.be

 

 

“GLASSWORKS” by NENDO da DILMOS per il Salone del Mobile

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Glassworks by Nendo for Dilmos   sketch

Glassworks by Nendo for Dilmos sketch

Una solo Exhibition dedicata al gruppo giapponese dei Nendo con progetti che hanno  come comune denominatore il vetro.

I Nendo raccontano, negli spazi di Dilmos, nuove storie intorno al vetro.

Per esprimere suggestioni e pensieri legati a questo materiale della tradizione  hanno scelto di confrontarsi con Aziende che con il vetro hanno, da sempre, uno stretto legame.

Minimali nel gesto ma forti nel significato, i Nendo rileggono e ripensano forme, funzioni e decori di alcuni oggetti iconici in vetro.

L’intento di Glassworks e’ di  far emergere una nuova consapevolezza intorno ad un materiale su cui si può raccontare ancora tanto.

 

 

DILMOS – PIAZZA SAN MARCO 1 – 20121 MILANO 

(INGRESSO VIA SOLFERINO FRONTE 3)

2013, 9 – 14 APRILE, ORE 10 – 21

INAUGURAZIONE :  MARTEDI’ 9 APRILE ORE 18

Info   02 29002437   info@dilmos.it   www.dilmos.com


 

 

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